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Liriche esuli, scritture fuggitive - sono la sostanza delle voci femminili di cui si ritrova l'eco in questo volume che raccoglie i risultati di una ricerca interdisciplinare su donne e multiculturalismo. Il volume si pone in bilico tra immagine e parola, tra Oriente e Occidente, tra una donna e l'altra, scegliendo come soggetto una scrittura che si muove tra culture e lingue, al centro di una diaspora che coinvolge identità etniche, sessuali e psichiche. I saggi qui presenti uniscono letteratura, linguistica e storia; visualità e cibernetica; documentarismo e teoria; migrazioni e imperi; pratiche di creolizzazione e esperienze di (dis)integrazione culturale. Ai contributi di studiose internazionali quali Rey Chow, Deborah Cameron, Catherine Hall, Sandy Hilal e Ayse Saracgil, si affiancano le voci della ricerca che raccontano del femminile negli ambiti linguistici, storici e letterari di varie culture (africane, americane, anglofone, caraibiche, ispaniche), e le analisi che dicono di altre sensazioni e di altre percezioni: il digitale, il tattile, il poetico, il fotografico, il semiotico, l'architettonico. Con il racconto Shahrazad ha lottato per la vita e vinto: la nuova Shahrazad è dedicato alle donne che usano la parola e la scrittura come atto di sopravvivenza.